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21/08/2023 by Oliveru
La patata della Sila è una tipologia di patata coltivata sull’altopiano della Sila, in Calabria. È passata dal far parte dei prodotti agroalimentari tradizionali calabresi al marchio europeo IGT, e ora è un ortaggio amato da tutti.
La patata della Sila è il fusto sotterraneo di una pianta di patata a foglie tomentose verde scuro, come le foglie della salvia, e fiori bianchi. Appartiene alla famiglia delle Solanacee come i pomodori, le melanzane e i peperoni. La sua coltivazione è da sempre un’attività tradizionale in Calabria e ha avuto un ruolo importante nell’economia del territorio.
Indice
Dalle Ande alla Sila
Come sono: tutte le varietà
Habitat e stagionalità
Le patate furono coltivate per la prima volta nelle regioni a clima freddo del Perù e della Bolivia, in Sud America. Esistono tracce di patate selvatiche lungo tutta la catena delle Ande, le più antiche nel sud del Cile. I tuberi hanno determinato la sopravvivenza delle popolazioni amerinde che abitavano le zone montane perché lì potevano crescere ad alte quote dove le colture di mais non avrebbero avuto speranza. Le tipologie di patate erano molte, coltivate a quote diverse, di forma, grandezza e colore diversi. Alla fine del XV secolo gli Spagnoli portarono le patate in Europa dove si adattarono ai climi più miti e mediterranei. La popolarità dell’ortaggio raggiunge anche l’Italia e in Sila diventa l’unico prodotto di alta montagna coltivato nel cuore del Mediterraneo.
I primi riferimenti scritti alla coltivazione della patata della Sila risalgono al 1811 e si trovano nella Statistica del Regno di Napoli. Certo è che la patata di origini andine venisse già da tempo coltivata in Sila e ha rappresentato una grande risorsa per le comunità locali. Nel 1955 nasce il Centro Silano di Moltiplicazione e Selezione delle Patate da Seme, testimonianza dell’importanza commerciale di questo ormai noto prodotto di terra Calabria. Si tratta di un momento storico importante perché da allora i tuberi-seme dovranno essere certificati secondo le norme sementiere nazionali. Alla patata della Sila sono dedicate ogni anno numerose sagre e manifestazioni. La più importante si svolge nel mese di ottobre ed è la Sagra della Patata della Sila a Camigliatello Silano.
Il nome nome scientifico della patata della Sila è Solanum tuberosum, che tradotto in dialetto calabrese suona più o meno così: patati da’ a Sila.
Sono coltivate a più di 1000 metri di altitudine sul livello del mare in alcuni comuni dell’altopiano silano: Acri, Apigliano, Bocchigliero, Celico, Colosimi, Longobucco, Parenti, Casali del Manco, Rogliano, San Giovanni in Fiore, Spezzano della Sila in provincia di Cosenza; Taverna in provincia di Catanzaro. La sua caratteristica principale è di essere una patata ad alto contenuto di amido rispetto alle patate italiane. Spoiler: è l’amido a renderle così saporite e uniche. Le patate ad alto contenuto di amido lasciano un liquido bianco cremoso sulla lama del coltello quando vengono tagliate; più ampio è il residuo più elevato è il livello di amido. Sono adatte alla cottura in forno, alla frittura e ad essere ridotte in purè.
Nel tempo le patate della Sila hanno sviluppato una straordinaria varietà di forme, grandezze, colori, gusti e caratteristiche culinarie. Possono essere a buccia gialla o rossa e a pasta gialla o bianca, di forma ovale o rotonda, calibro 28-76mm. L’ aspetto è quello di un tubero nodoso dalla buccia e polpa consistenti.
Le varietà coltivate in Sila sono:
Sono le caratteristiche pedoclimatiche dei terreni silani a renderla unica la questa patata. L’Altopiano Silano, dove si produce la patata della Sila IGP, è il più esteso d’Europa. Quest’area dell’Appennino calabro compresa tra le province di Cosenza e Catanzaro è caratterizzata da forti escursioni termiche tra giorno e notte e da lunghe insolazioni, condizioni che favoriscono una crescita lenta e costante delle piante di patata così da ottenere tuberi di altissima qualità e conservabilità. Le caratteristiche organolettiche si mantengono infatti inalterate per tutto l’inverno. La coltivazione in montagna ha diversi vantaggi: i campi in pendenza evitano i ristagni d’acqua, l’irrigazione si serve di acqua di sorgente, la lontananza da zone industriali, rifiuti, strade e autostrade rende il contesto incontaminato. Lo sbalzo termico e il clima estremamente secco d’estate e freddo d’inverno hanno reso la buccia un involucro protettivo quindi più resistente a parassiti e batteri.
La patata della Sila IGP deriva da tuberi-seme certificati come previsto da disciplinare di produzione, si semina da metà aprile a fine giugno. La raccolta avviene manualmente dalla seconda metà di agosto fino al 30 novembre.