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20/06/2022 by Oliveru
Di origini antichissime, il miele è stato uno dei cibi più ambiti della storia dell’umanità. La sua capacità di mantenersi a lungo, il suo delizioso gusto dolce e la ricchezza di proprietà nutritive ne fecero presto un prezioso bene commerciale. Oggi è un prodotto d’eccellenza immancabile sulle nostre tavole.
Il miele è stato il primo dolcificante conosciuto dall’uomo. Le sue origini si perdono nelle pitture rupestri di 8000 anni fa trovate nelle Cuevas de Araña, le “grotte del ragno”, a Valencia, in Spagna. Una di queste pitture mostra una figura umana, nota come “Uomo/donna di Bicorp”, mentre cerca di rubare il miele da un’arnia, circondata da sciami di api. Anche ai nostri antenati preistorici piacevano i dolci e il miele era l’unica fonte di zucchero disponibile. A un certo punto iniziarono ad allevare api in arnie artificiali e a produrre miele. L’apicoltura iniziò in Egitto nel 3000 a.C. e si diffuse rapidamente anche in Italia. Un antichissimo miele italiano è il miele ibleo, apprezzato e celebrato in epoca greca, romana e dal nostro Leonardo Sciascia.
“I nostri maggiori vedevano nelle nicchie sepolcrali esistenti in molte rupi volte a mezzogiorno delle nostre valli, dei naturali alveari, dai quali scorreva profluvio di miele…”
LEONARDO SCIASCIA
In Italia la produzione e la commercializzazione del miele è regolamentata. Inoltre, il nostro è l’unico Paese al mondo in cui è presente un elenco riconosciuto di assaggiatori esperti in analisi sensoriale del miele: l’Albo degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele. Le tipologie di miele italiano sono davvero tantissime e ne esistono anche di molto rari. Qui parliamo delle principali tipologie prodotte in Italia provenienti da produzioni artigianali locali. Alcuni, sono inseriti nell’elenco della Federazione Apicoltori Italiani (FAI).
Per ogni tipologia di miele vedremo:
A parte il comune classico miele millefiori, le altre tipologie sono tutte monoflorali, prodotte cioè dalla prevalenza di un'unica specie botanica.
Due parole sul miele cristallizzato prima di cominciare il nostro elenco. La cristallizzazione è un processo naturale in cui il miele da liquido diventa solido e riguarda tutte le tipologie. Per questo motivo si dice che gli zuccheri presenti al suo interno si cristallizzano. Il processo di cristallizzazione può durare qualche settimana o anche anni. Alcuni, come il miele d’acacia, tendono a rimanere liquidi. Altri, per esempio il miele di eucalipto, sono più solidi e compatti. Purtroppo, molti preferiscono il miele liquido e l’industria, per sopperire alla domanda, evita la cristallizzazione con lavorazioni a caldo. Ma scaldare il miele significa perdere parte delle proprietà nutritive. La cristallizzazione è dunque da considerare una qualità di pregio del miele preferendone l’aspetto grezzo.
Il castagno appartiene alle famiglie delle Fangaceae. Gli alberi dalla chioma ampia e tondeggiante hanno fiori bianchi con tonalità giallastre. I castagni fanno subito pensare all’autunno, ma la fioritura di questi alberi avviene d’estate generalmente tra giugno e luglio.
È un miele scuro, il colore varia dall’ambra al bruno con riflessi verdastri. Ha un sapore intenso, legnoso, pungente dal retrogusto amaro.
Il miele di castagno è tra i più comuni mieli italiani e si può trovare facilmente in tutte le regioni. La sua produzione è maggiormente localizzata nelle zone collinari e montane, lungo la fascia alpina e appenninica. Tra le varietà regionali possiamo trovare il miele di castagno friulano, miele di castagno toscano e miele di castagno calabrese.
I tempi di cristallizzazione sono molto lunghi. Ci possono volere anni affinché si cristallizzi completamente, per questo ha una consistenza compatta.
L’acacia, o robinia, è una pianta della famiglia delle Fabaceae, chiamate anche Leguminose, originaria del Nord America e diffusa in Europa. Ha profumatissimi fiori bianchi che si raggruppano in abbondanti grappoli, simili a quelli dei piselli. La pianta riveste un ruolo centrale nell’apicoltura essendo il miele d’acacia uno dei più conosciuti e diffusi al mondo. Piace veramente a tutti!
È un miele chiaro con tonalità che variano dal giallo paglierino al trasparente. Il sapore è delicato e con sentori di vaniglia. Caratteristiche queste che lo rendono apprezzato da tutti in Italia e nel mondo.
Come il miele di castagno, viene prodotto in tutta Italia, prevalentemente nelle regioni del nord e del centro, quali Friuli, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche. Produzioni locali considerate di pregio sono il miele d’acacia friulano e il miele d’acacia toscano.
Non si cristallizza mai del tutto, ecco il perché della consistenza liquida che è una delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono molto amato da tutti.
L’eucalipto è un genere di pianta sempreverde della famiglia delle Myrtacae, che cresce in Australia e nelle Filippine. La pianta è diffusa ormai anche in Italia, anche se raggiunge dimensioni più basse: circa 25 metri di altezza contro i 90 metri delle sorelle oceaniche. I fiori vanno dal bianco al rosato e fioriscono tra l’inverno e la primavera oppure in estate.
Il miele di eucalipto ha un colore ambrato. Il sapore balsamico con note di liquirizia ha il profumo delle foglie di eucalipto.
La produzione di questo miele riveste una certa importanza soprattutto nelle regioni lungo le coste tirreniche e nelle isole: Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Caratteristici sono il miele monoflora di eucalipto della pianura pontina e il miele di eucalipto sardo.
La cristallizzazione avviene in tempi piuttosto rapidi in cui si formano cristalli medio piccoli che lo rendono solido e cremoso.
Il tiglio è una pianta arborea classificata nella famiglia delle Tigliacae (o delle Malvacae) originari dell’emisfero boreale, di cui esistono molte specie che crescono in luoghi freschi e ombreggiati. La pianta raggiunge grandi dimensioni e ha fiori molto odorosi, un’attrattiva davvero irresistibile per le api.
Il miele di tiglio è color ambra con suggestivi riflessi ramati. Ha il profumo dei tigli in fiore e un sapore balsamico arricchito con note agrumate.
Le principali regioni produttrici sono quelle del nord Italia: Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna.
Si cristallizza in 3 massimo 6 mesi schiarendo di colore.
Zagara è il nome dei fiori degli agrumi appartenenti al genere Citrus della famiglia delle Rutaceae, che sono l’arancio, il limone e il bergamotto. La parola è siciliana e ha origini arabe, si pronuncia zàgara e in arabo significa “fiore” (zahara).
Il colore dei mieli di agrumi è il giallo paglierino. Il profumo è quello dei fiori d’arancio e dei fiori degli altri agrumi, il sapore floreale e gentile.
In Italia la produzione di questo tipo di miele è limitata alle zone coltivate. La Sicilia è la regione italiana con la più vasta area di produzione di limoni e arance a livello europeo, in particolare nelle province di Ragusa, Siracusa e Catania, e fa parte delle produzioni iblee. In Calabria si produce il tradizionale miele di arancio calabrese.
Per cristallizzare impiega qualche mese, il colore cambia leggermente sulle tonalità del beige.
Il timo è una pianta aromatica della famiglia delle Lamiaceae, dal profumo balsamico. Tipica delle regioni del Mediterraneo, si trova anche in Europa, Asia mediterranea e Africa settentrionale. In Italia cresce fra le rocce, dove la terra è arida e baciata dal sole, sia in zone alpine che di mare.
Ha un colore ambrato molto intenso tendente al bruno. Il sapore aromatico dal retrogusto balsamico è simile al miele d’eucalipto, mentre il profumo forte e speziato ricorda i chiodi di garofano.
Si tratta di un’altra produzione iblea, dunque la principale regione produttrice è la Sicilia.
Il miele di timo cristallizza molto lentamente e ha una consistenza molto compatta.
Il miele millefiori è caratterizzato da un insieme di fioriture diverse. In questo caso a fare la differenza è la stagionalità: ci sono millefiori estivi e millefiori primaverili e il loro sapore può essere dolce e delicato o più intenso e tendente al balsamico. La produzione ricopre tutto il territorio italiano, ma si possono distinguere per regioni il miele millefiori toscano, il miele millefiori del Carso, il miele millefiori della montagna friulana, il miele millefiori della pianura friulana.