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25/07/2022 by Oliveru
La Calabria conta più di 800 chilometri di costa, nonché il 10% del patrimonio costiero italiano. Percorsi suggestivi e luoghi ricchi di storia si susseguono tra spiagge sabbiose, coste frastagliate, parchi naturali, aspre montagne e antichi borghi del litorale tirrenico. Le tappe di questo itinerario sono dedicate alla scoperta della Costa degli Dèi e della Costa Viola, nelle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria. Pronti per un’estate calabrese all’insegna di mare, sole, arte, cultura e local food?
Da Pizzo Calabro a Nicotera, in provincia di Vibo Valentia, si estende per oltre 55 chilometri il litorale tirrenico che delimita il cosiddetto corno di Calabria. Insieme alla Riviera dei Cedri, a nord, e alla Costa Viola, situata nella parte meridionale dello stivale, è uno dei più bei tratti di costa della Calabria occidentale. La zona costiera è conosciuta col nome di Costa degli Dèi, o Costa Bella, proprio per la bellezza suggestiva del paesaggio. Le località di mare della Costa degli Dèi sono Pizzo Calabro, Briatico, Zambrone, Paghelia, Tropea, Capo Vaticano, Nicotera. Tra questi, Pizzo, Tropea e Capo Vaticano sono i punti più panoramici da dove ammirare tutta la costa tirrenica calabrese.
Pizzo, città del tartufo
Pizzo si erge su un promontorio tufaceo a picco sul mare, al centro del Golfo di Sant’Eufemia, ed è la prima tappa del nostro viaggio lungo la costa tirrenica. Pizzo significa “becco d’uccello” o “punto sporgente” e il nome descrive perfettamente la conformazione geografica del piccolo borgo marino su cui è arroccato il Castello Aragonese o Castello Murat. La vista dall’alto è impagabile. Affacciati allu spunduni, detto in dialetto calabrese, si ammira tutta la costa. Scavata nella roccia è la chiesa della Piedigrotta, a circa un chilometro a nord di Pizzo nella spiaggia di Prangi.
Caratteristiche di Pizzo sono le vecchie tonnare disseminate per tutto il golfo, oggi sostituite da fabbriche per l’inscatolamento del tonno. La tradizionale pesca del tonno è ancora oggi praticata e ha molto peso nell’economia della regione. Col tonno di Pizzo si preparano ricette della tradizione perfette per un pranzo o una cena al mare: bruschette di tonno, spaghetti tonno e pomodorini, polpette di tonno, insalate di tonno, ma anche caviale e conserve spesso in abbinamento con la dolcissima Cipolla di Tropea IGP e la ‘nduja calabrese.
Famosa per i gelati, la sosta è obbligata se non avete mai assaggiato il vero tartufo! Antico prodotto tradizionale della pasticceria vibonese, è certamente il più famoso gelato della Calabria e il primo ad aver ricevuto il marchio IGP.
Tropea, la perla del Tirreno
La città simbolo della Costa degli Dèi nel mondo è Tropea ed è soprannominata la “perla del Tirreno”. Sorge su un agglomerato di alte rocce di tufo di fronte al mare e riveste un ruolo importantissimo da un punto di vista turistico per le bellezze naturali, artistiche e gastronomiche che custodisce. Rupi a strapiombo su spiagge di sabbia finissima, mare cristallino e la dolcissima Cipolla Rossa di Tropea IGP, che cresce da millenni sui terreni sabbiosi della costa tirrenica calabrese, la rendono la città rinomata che è.
Gli eleganti palazzi nobiliari sono i veri protagonisti del centro storico. Palazzo Pelliccia, Palazzo Pontoriero Barone Adesi (ex Palazzo Braghò) e Palazzo Mottola Braccio sono un vero capolavoro dell’architettura barocca, con i portali scolpiti e le mensole dei balconi dalle facce mostruose, mentre vicoli e stradine si aprono su scorci paesaggistici mozzafiato.
Proprio di fronte al borgo cittadino si erge il santuario di Santa Maria dell’Isola, che un tempo era davvero un’isola e le sue grotte erano abitate da asceti ed eremiti. La cattedrale di Maria Santissima di Romania è invece un illustre esempio di architettura normanna.
Dal porto di Tropea è possibile raggiungere le isole Eolie e Taormina.
Capo Vaticano
Situata tra Pizzo e Nicotera si trova Capo Vaticano, rinomato per le sue vedute panoramiche, spiagge bianche, falesie e fondali da scoprire. Le tre baie di Grotticelle, nel comune di Ricadi, sono le più suggestive.
“Ogni cosa si tinge con le diverse tonalità del colore viola, dando vita ogni sera, con i suoi spettacolari riflessi, a una visione sempre nuova.”
PLATONE
Costa Viola
Delimitato a nord dall’alto Tirreno e a sud dallo Stretto di Messina, è il tratto di mare del basso Tirreno chiamato Costa Viola. Al tramonto, l’acqua si tinge delle sfumature rosa violacee dell’ametista e così anche l’Aspromonte, il paesaggio e l’orizzonte tutt’intorno. Uno spettacolo davvero incantevole. Quelle della Costa Viola sono località di mare poco turistiche, l’ideale per chi è in cerca di tranquillità ma non vuole rinunciale alla bellezza. Il tratto di costa è dominato da distese di vigneti a strapiombo sul mare. In qualsiasi punto ci si trovi, il panorama sullo Stretto di Messina, lo Stromboli e le isole Eolie è assicurato. Le spiagge sono piccole e appartate, racchiuse tra scogli e grotte marine. Da Palmi a Bagnara Calabra, spiagge sabbiose si alternano ad altre di roccia e ghiaia. Le più belle sono Le Tonnare, Caletta di Roviglioso, Taureana e Porelli e meritano una sosta. Lasciate il mare e allungate fino a Seminara per ammirare le sue coloratissime ceramiche. Su uno sperone roccioso poco lontano si affaccia la penisoletta di Scilla cantata da Omero. Chianalea è il quartiere antico di Scilla ed è annoverato nella lista dei borghi più belli d'Italia. Il piccolo borgo di pescatori è soprannominato “piccola Venezia del Sud” per le coloratissime case costruite a ridosso del mare.
Reggio Calabria
Con la città di Reggio Calabria termina la scoperta della costa sud-occidentale della Calabria. Situata alle pendici dell’Aspromonte, lungo la costa orientale dello Stretto di Messina, Reggio Calabria è la città più antica della Calabria Greca. Affaccia sia sul mar Tirreno che sullo Ionio e parte del litorale tirrenico calabrese è compreso nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. Nei dintorni, i caratteristici borghi di Gerace e Pentedattilo.
Il lungomare fa da ponte con la Sicilia le cui coste sembrano distanti solo pochi metri. Dannunzio lo ha definito il “chilometro più bello d’Italia” e non ha torto.
Se siete arrivati fin qui andate a visitare il Museo Archeologico Nazionale e i Bronzi di Riace.
Simbolo della costa reggina e di tutta la Costa Viola è il pesce spada. Qui, la pratica della pesca del pesce spada è una tradizione secolare. Le barche sono dotate di alte torri di avvistamento, con lunghe passerelle che permettono di catturare i grossi pesci. Uno dei piatti tradizionali della cucina calabrese e diffuso in tutta la regione è proprio a base di pesce spada: lo stocco di Mammola.