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09/01/2023 by Oliveru
La dieta mediterranea è uno stile di vita più che una semplice lista di alimenti. Grazie alle sue proprietà benefiche la dieta mediterranea è stata integrata dall’UNESCO fra i patrimoni culturali immateriali dell’umanità.
Oggi parleremo di dieta mediterranea e in particolar modo di come, quando e dove è nato il moderno modello alimentare rappresentato fino a oggi attraverso la piramide alimentare mediterranea. Concludiamo parlando di stagionalità.
Indice
Come è nata la dieta mediterranea
La piramide alimentare
Stagionalità
La dieta mediterranea è un regime alimentare antichissimo tipico di molti popoli delle zone che delimitano il bacino del Mediterraneo. Paesi che si avvalgono del modello nutrizionale mediterraneo sono principalmente l’Italia, la Grecia e la Spagna. Ma si contano anche la Francia meridionale, una parte della Croazia, la Bosnia costiera, l’Albania, la Turchia, la Siria, la Giordania, l’Egitto, la Libia, il Marocco, la Tunisia, l’Algeria e le isole di Malta e Cipro. Prima della rivoluzione industriale nel campo dell’alimentazione, grossomodo fino all’inizio del secolo scorso, questi Paesi condividevano la disponibilità degli stessi alimenti. In primis, l’olio d’oliva tradizionalmente prodotto e utilizzato come principale fonte di grasso. I popoli del Mediterraneo mangiavano tutti i giorni alimenti di origine vegetale (frutta, verdura, cereali integrali, legumi, frutta secca e semi oleosi).
Il concetto di dieta mediterranea nasce tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta sulla base di alcuni studi condotti in ambito medico-nutrizionista in alcuni Paesi del bacino mediterraneo, tra cui l’Italia, precisamente a Nicotera, in Calabria, e a Pioppi, nel Cilento. La dieta giornaliera di contadini e braccianti agricoli del Mezzogiorno nel secondo dopoguerra era prevalentemente composta da pane, verdure, fagioli e patate. A partire dal 1952 fu il nutrizionista statunitense Ancel Keys a intuire in funzione delle abitudini alimentari che l’eccessivo consumo di grassi animali era strettamente connesso all’incidenza di malattie croniche, cardiovascolari e tumori.
Quelle di Keys furono le prime evidenze scientifiche del fenomeno della dieta mediterranea e più avanti della rappresentazione grafica della piramide degli alimenti del modello alimentare mediterraneo. Dal 2010 anche patrimonio UNESCO.
Ma che cos’è la piramide alimentare? Si tratta della rappresentazione grafica di una piramide sezionata orizzontalmente in più strati dalla base al vertice, utilizzata per visualizzare le proporzioni degli alimenti da assumere e bilanciare i gruppi alimentari. Gli alimenti posti alla base sono quelli da consumare con più frequenza e in maggiori quantità: frutta, verdura, cereali integrali, legumi, frutta secca e semi. I cibi di origine animale come formaggi e latticini, carne e pesce posti ai vertici più alti della piramide devono essere consumati occasionalmente e in piccole quantità.
Oggi la rappresentazione della piramide alimentare diventa tridimensionale. Compare una terza dimensione accanto a ciascun livello, che rappresenta l’impatto sull’ambiente relativo alla produzione di ogni gruppo alimentare. Con l’obiettivo di sensibilizzare sulla sostenibilità, questa nuova piramide comunica non più soltanto l’importanza di una dieta sana e sostenibile per noi, ma anche per il pianeta. Gli alimenti di origine vegetale che sono alla base del modello mediterraneo tradizionale sono anche i più sostenibili da un punto di vista ambientale. La produzione di cereali, frutta, verdura e legumi richiede un impiego meno intensivo di risorse naturali ed energetiche rispetto a un modello alimentare che favorisce il consumo di carni e grassi animali. La piramide propone quindi un maggior consumo di cibi vegetali proteici come i legumi: mangiare legumi tutti i giorni al posto di carne rossa, formaggi e alimenti trasformati ci protegge dalle malattie e ci mantiene sani. Una dieta a base vegetale è più ricca di tutte quelle sostanze che ci proteggono, ovvero sostanze che riducono l’infiammazione, antiossidanti e che prevengono anche dai tumori.
Con questo nuovo aggiornamento la piramide alimentare della dieta mediterranea unisce gli aspetti nutrizionali ai benefici ambientali.
Promuovere un regime alimentare mediterraneo è oggi più che mai necessario e l’unico modo che abbiamo per rispettare la Terra. Con la globalizzazione è aumentato il consumo del cosiddetto ‘’cibo spazzatura’’, mangiamo sempre di più cibo industriale, farine raffinate e zucchero per non parlare del fatto che oggi possiamo trovare praticamente ogni tipo di frutta e verdura nei supermercati durante tutto l’anno.
Il modello di sostenibilità alimentare mediterraneo è invece strettamente legato alla stagionalità dei prodotti. Scegliere e consumare alimenti vegetali di stagione e prodotti locali e biologici è sostenibile perché:
Per garantire sempre la disponibilità dei prodotti fuori stagione, infatti, i costi da sostenere sono enormi e il prezzo finale dei prodotti esagerato. Seguire la stagionalità degli ingredienti quindi fa bene a noi, alle nostre tasche all’ambiente. Insomma, abbiamo visto come mangiare di stagione porta solo vantaggi non solo in fatto di gusto e salute, ma anche economici:
Chiediamoci: perché voler mangiare a tutti i costi dei prodotti non di stagione quando il nostro Paese è in grado di offrirci frutta e verdura in ogni periodo dell’anno? Scegliamo dunque frutta e verdura di stagione e approfittiamo della meravigliosa varietà che ci offre la natura mese per mese per assicurarci che il cibo che portiamo in tavola sia davvero fresco o di tipicità locali.