L'agricoltura rigenerativa sta rapidamente guadagnando terreno come un'opzione sostenibile nel settore agroalimentare in tutto il mondo, compresa l'Italia. Questa pratica innovativa si concentra sul ripristino e la rigenerazione degli ecosistemi agricoli, ponendo l'accento sulla biodiversità, la salute del suolo e la riduzione dell'impatto ambientale. In questo articolo spiegheremo cos'è l'agricoltura rigenerativa, quali sono i suoi principi fondamentali, i vantaggi e nel settore agricolo in Italia.
Indice
Cos’è l’agricoltura rigenerativa
I 5 principi dell’agricoltura rigenerativa
Vantaggi dell’agricoltura rigenerativa
Agricoltura rigenerativa in Italia
L'agricoltura rigenerativa è un approccio agricolo sostenibile che mira a ripristinare e migliorare la salute del suolo, della biodiversità, della biodiversità e dell’ecosistema agricolo nel suo complesso. Questo significa che invece di dedicarsi solo alla coltivazione di colture, l'agricoltura rigenerativa tratta il sistema agricolo come un ecosistema integrato e interconnesso in cui le piante, gli animali e gli esseri umani coesistano armoniosamente. L’agricoltura rigenerativa si basa su principi come la protezione del suolo, la riduzione dell’uso di sostanze sintetiche, l’uso di coperture vegetali, la rotazione delle colture e l’integrazione di bestiame nel sistema agricolo. Queste pratiche contribuiscono a migliorare la fertilità del suolo, aumentare la capacità idrica (o capacità idrica) del terreno, ridurre l’erosione, aumentare la biodiversità e promuovere la salute delle piante. L’obiettivo dell’agricoltura rigenerativa è quello di creare sistemi agricoli sostenibili, che possano continuare a produrre cibo in modo ecologicamente sano e socialmente equo, riducendo al contempo l’impatto ambientale e promuovendo la resilienza degli ecosistemi agricoli.
I 5 principi dell'agricoltura rigenerativa>
I principi fondamentali dell’agricoltura rigenerativa generalmente accettati sono i seguenti:
- Massima copertura del suolo: mantenere il suolo sempre coperto con piante o residui vegetali riduce l’erosione, aumenta l’infiltrazione dell’acqua, protegge la biodiversità microbica, mantiene l’equilibrio minerale del terreno. Inoltre, quando le piante si decompongono forniscono nutrimento ai microrganismi che vivono nel terreno e ai lombrichi che sotto la superficie lavorano la terra senza l’impiego di macchine agricole. Si promuovono quindi pratiche come la diversificazione e la rotazione delle colture, le coperture vegetali e l'uso di compost organico per ripristinare la fertilità del terreno senza l’impiego di macchine agricole né di pesticidi né di fertilizzanti chimici.
- Minima lavorazione e minimo disturbo del suolo: pratiche come la lavorazione e l’aratura dopo i raccolti distruggono l’habitat di creature e microrganismi che vivono nel terreno – insetti, lombrichi, funghi e batteri – e rilasciano CO2 nell’atmosfera. Ridurre le lavorazioni favorisce la presenza di carbonio, la salute degli organismi e un maggiore rispetto dell’ambiente.
- Diversificazione della rotazione delle colture: alternare varietà di colture su uno stesso terreno, come cereali, legumi, verdura, frutta o erbe, invece di limitarsi a una sola coltura, garantisce una maggiore biodiversità e una distribuzione equilibrata dei nutrienti del suolo. La diversificazione delle colture aiuta a sviluppare la resilienza del sistema agricolo, riducendo il rischio di malattie specifiche e carenze di nutrienti
- Promozione della biodiversità: la diversità biologica è essenziale per il corretto funzionamento di un ecosistema agricolo. L'agricoltura rigenerativa incentiva la presenza di varietà vegetali e animali del posto per creare un equilibrio naturale facendo attenzione alla scelta delle colture e alle contaminazioni ambientali dovute all’uso di fertilizzanti e pesticidi chimici.
- Assenza di pesticidi e fertilizzanti chimici: l’uso di compost organico e letame animale come fertilizzanti naturale, che migliorano la struttura del suolo e che rilasciano gradualmente nutrienti per le piante, mantiene un ciclo dei nutrienti chiuso all'interno dell'azienda agricola.
Questi principi fondamentali guidano gli agricoltori verso una gestione sostenibile e una conservazione delle risorse naturali, favorendo una produzione alimentare rispettosa dell’ambiente.
Vantaggi dell'agricoltura rigenerativa
L’agricoltura rigenerativa è un approccio sostenibile che mira a ripristinare la salute dei suoli agricoli. I vantaggi di questo tipo di agricoltura includono:
- Recupero del suolo: le pratiche dell'agricoltura rigenerativa vanno oltre la salute del suolo, possono contribuire al ripristino di suoli degradati e al miglioramento della loro fertilità nel corso del tempo. Questo può favorire una maggiore resa delle colture e una migliore gestione della risorsa suolo. Avere terreni sani vuol dire anche renderli meno vulnerabili a siccità, alluvioni e malattie delle piante.
- Riduzione dell'impatto ambientale: ristabilendo la salute dei suoli, queste pratiche agricole possono contribuire in modo significativo a mitigare i cambiamenti climatici e rendere i sistemi agricoli più resistenti. Ciò si traduce in un minore impatto sull'ambiente circostante e una maggiore sostenibilità a lungo termine. Inoltre, non prevendendo l’utilizzo di fertilizzanti chimici e pesticidi, l’agricoltura rigenerativa contribuisce a ridurre la dipendenza da petrolio e da altre risorse non rinnovabili.
- Prodotti di alta qualità: le pratiche di coltivazione rigenerativa possono migliorare la qualità e il gusto dei prodotti agricoli. La cura del suolo e l'uso di pratiche naturali consentono di ottenere colture più nutrienti, stagionali e naturalmente saporite, che si riflettono nella qualità dei prodotti finali.
Detto ciò, un agricoltore o un produttore di un’azienda agricola dovrebbe praticare l’agricoltura rigenerativa per diversi motivi:
- Maggiori rendimenti a lungo termine: ripristinare la fertilità del suolo e migliorare la sua struttura può portare a un aumento dei rendimenti delle colture a lungo termine. Ciò può migliorare la redditività dell'azienda agricola.
- Risparmio sui costi: non utilizzando fertilizzanti e pesticidi chimici, un agricoltore può ridurre i costi di produzione. Inoltre, l'uso efficiente dell'acqua può portare a un risparmio idrico significativo.
- Accesso a mercati premium: i consumatori sono sempre più interessati a prodotti agricoli sostenibili e biologici. Un'azienda agricola che pratica l'agricoltura rigenerativa potrebbe potenzialmente accedere a mercati premium e valorizzare i propri prodotti.
Agricoltura rigenerativa in Italia
L'agricoltura rigenerativa rappresenta una risposta promettente alle sfide ambientali e agricole attuali per contrastare l'inarrestabile aumento delle emissioni di gas serra e il cambiamento climatico. Con i suoi principi fondamentali rivolti alla salute del suolo, alla biodiversità e al ciclo dei nutrienti, questa pratica potrebbe essere davvero la chiave per un futuro agricolo più sostenibile per il nostro Paese. In Italia, l'agricoltura rigenerativa è sempre più praticata da un numero crescente di agricoltori e aziende agricole. Ci sono iniziative locali, organizzazioni e reti che promuovono questa pratica e diffondono le conoscenze necessarie per adottarla. Tuttavia, la transizione verso l'agricoltura rigenerativa non può essere realizzata da sola. È necessario adottare un approccio olistico che coinvolga il governo, gli agricoltori, i consumatori e altri attori nella filiera alimentare. Gli incentivi finanziari e le politiche pubbliche possono svolgere un ruolo cruciale nel promuovere l'adozione di pratiche agricole rigenerative. I consumatori possono fare la loro parte scegliendo prodotti agricoli biologici e locali.