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23/12/2024 by Oliveru
Con l’arrivo del Natale l’atmosfera si riempie di profumi speziati e dolci tradizionali. Tra i dolci natalizi che non possono mancare durante le festività ci sono indubbiamente i biscotti di pan di zenzero, simbolo di convivialità e dolcezza, che da secoli accompagnano famiglie e comunità in molti paesi del mondo e anche in Italia.
Indice
Storia dei biscotti di pan di zenzero
I gingerbread man
Cinema e cibo
San Nicola e l’omino di pan di zenzero
La storia dei biscotti di pan di zenzero affonda le radici nel Medioevo, con origini che si possono rintracciare in Europa, in particolare in Gran Bretagna e in Germania. Tuttavia, è interessante notare che l'uso delle spezie come lo zenzero ha radici più antiche, risalenti alle culture asiatiche e mediorientali, dove lo zenzero veniva utilizzato sia per le sue proprietà aromatiche che per le sue qualità medicinali. La popolarità di questi biscotti in Europa cominciò durante il Medioevo, quando i monaci iniziarono a preparare dolci speziati per le celebrazioni religiose.
Ma fu la regina Elisabetta I d'Inghilterra a dare una nuova vita e una particolare notorietà ai biscotti di pan di zenzero. Nel XVI secolo, Elisabetta I ordinò che fossero creati biscotti dalle sembianze umane aromatizzati allo zenzero, i gingerbread man, i quali venivano offerti agli ospiti presso la sua corte. Questa tradizione si diffuse ben presto tra la nobiltà, rendendo i biscotti di pan di zenzero un simbolo di festa e celebrazione.
Tra le diverse forme di biscotti di pan di zenzero, quella del gingerbread man è particolarmente famosa. Questo biscotto, che rappresenta un omino, è diventato un’icona della cultura pop in molti Paesi, in particolare quelli del Nord Europa e scandinavi, e una presenza fissa durante il periodo natalizio. La tradizione di creare biscotti di pan di zenzero a forma di omino, albero, renne, fiocchi di neve o casetta in Germania cominciò nel XIX secolo, ispirata dalla fiaba dei fratelli Grimm Hansel e Gretel in La raccolta del focolare (1812), o Fiabe, in cui la casa nella foresta è fatta di dolci e biscotti. Questa storia racconta di due bambini che, abbandonati dai genitori e smarritisi nel bosco, trovano una casetta fatta interamente di dolci: caramello, marzapane, cioccolato e biscotti. La raffigurazione della casetta di dolci non solo rimanda al desiderio infantile di dolcezza, ma simboleggia anche un legame profondo con la cucina e la tradizione gastronomica. Nella fiaba, la casa di biscotti rappresenta la materializzazione eccessiva di questo desiderio, un'illusione seducente che si rivelerà una trappola. Questa dualità del dolce, che può portare gioia per il palato ma anche pericolo, rende la storia di Hansel e Gretel ancora più macabra.
L'omino di pan di zenzero è diventato un'icona delle festività natalizie, rappresentando l'innocenza e la magia del Natale. La sua popolarità è esplosa grazie a film e cartoni animati celebri, come il famoso biscottino allo zenzero di Shrek (2001). Zenzy (o Gingy), l’omino di pan di zenzero parlante è tratto dalla fiaba L’omino di pan di zenzero, suo padre è l’Uomo Focaccina ed è colui che lo ha plasmato e sfornato. Un po’ come Mastro Geppetto con Pinocchio. Memorabile la scena della tortura insieme al cattivissimo Lord Farquaad in cui quest’ultimo tenta di togliergli i suoi bottoni gommosi. In The Gingerdead Man (2005), horror cult della saga Gingerbread Man diretto da Charles Band, un omino di marzapane con istinti da serial killer prende letteralmente vita. Solo per gli appassionati del genere.
Ogni anno, grandi e piccini si divertono a decorare questi biscotti con glasse colorate, confetti e caramelle trasformandoli in piccoli capolavori di pasticceria home made.
Altri film con i biscotti protagonisti sono:
Ma quale è il legame tra i biscotti di pan di zenzero e l'Italia? Sebbene non siano un dolce tradizionale del nostro Paese, alcune regioni italiane, in particolare il Trentino-Alto Adige e il Piemonte, hanno riadattato la ricetta dei biscotti di pan di zenzero creando varianti locali che sfruttano ingredienti locali e spezie permettendo così l'incontro tra la cultura gastronomica italiana e quella internazionale. In molte delle nostre case, i biscotti di pan di zenzero si affiancano ai classici dolci natalizi, come il panettone e il pandoro, creando un variegato mix di sapori e tradizioni.
Nel 1875 la storia dell’omino di pan di zenzero diventa una storia popolare che si intreccia con quella di san Nicola, alias Babbo Natale. Nella storia, una coppia di anziani che non riusciva ad avere figli, decide di cucinare un biscotto di pan di zenzero con sembianze umane. Durante la cottura il biscotto si anima e scappa dal forno canticchiando una canzoncina: “Sono scappato da una vecchia donna e da un vecchio uomo, posso scappare da tutti, posso scappare da te. Corri, corri, tanto non mi prenderai mai perché io sono l’omino di pan di zenzero”. A seconda delle versioni da paese a paese il finale della storia dell’omino di pan di zenzero cambia. Nella versione più nota l’omino viene mangiato da una volpe che, durante la sua fuga, prima lo aiuta a superare varie difficoltà, tra cui scappare dai due anziani e portarlo sulla testa per attraversare un fiume, e infine lo mangia mentre il biscotto grida: ‘’Non ho più un quarto di me… Non ho più metà di me… non ho più tre quarti di me… Non ci sono più!’’
I biscotti di pan di zenzero, noti anche come gingerbread, occupano un posto speciale nella tradizione culinaria natalizia. Le loro origini affondano le radici in un periodo affascinante della storia, strettamente legato a figure iconiche come la regina Elisabetta I, San Nicola, Babbo Natale e le storie di paura che ci hanno accompagnato nell’infanzia, come quella di Hansel e Gretel. In questo Natale, perché non provare a preparare i biscotti di pan di zenzero e portare un po' di quella magia sulla vostra tavola? Buone feste e buon appetito!