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21/11/2022 by Oliveru
Grande poco più di un’arancia, di colore giallo e dal sapore leggermente acidulo, il bergamotto di Reggio Calabria è un agrume nativo che non cresce in nessun’altra parte del mondo. Il suo olio essenziale ha ottenuto la denominazione di origine protetta DOP.
È un agrume del genere Citrus, con un nome che deriva dal turco e significa ‘‘pero del signore’’, per la sua forma simile alla pera bergamotta. Il bergamotto di Reggio Calabria è un agrume locale coltivato nel cuore della Locride, tra il Tirreno e lo Ionio, un ibrido nato dall’incrocio di altri agrumi. Il frutto di questo bellissimo albero, grazie alla sua preziosa essenza, è uno dei simboli identificativi della città reggina.
Reggio Calabria ha una lunga e orgogliosa tradizione di coltivazione di bergamotto. Il bergamotto viene coltivato in una piccola fascia della zona ionica costiera attorno a Reggio, una striscia di territorio di circa 1500 ettari, che si estende da Villa San Giovanni, sullo stretto di Messina, a Monasterace, sulla costa ionica. A Reggio Calabria si produce circa l’80% della produzione mondiale di bergamotto. La produzione di bergamotto rappresenta per la città di Reggio un’importante fonte di reddito, tanto che il bergamotto, o meglio il suo olio essenziale, viene soprannominato ‘’oro verde’’, per l’importanza economica della pianta. L’olio essenziale di bergamotto è l’ingrediente di molti cibi, bevande e profumi e certificato DOP.
Grazie al microclima tropicale, caldo umido, e alla vicinanza del mare, la costa ionica calabrese diventa l’habitat ideale per la coltivazione del bergamotto. Vani sono stati negli anni i tentativi di trapiantarlo altrove, fuori dalla zona geografica storica, in regioni vicine e con un clima simile. In Sicilia, per esempio. Questo agrume deve il suo pregio ai terreni argilloso-calcarei e alluvionali del territorio reggino in cui è coltivato da oltre tre secoli, con l’innesto, in vaso, di tre rami di bergamotto su un portainnesto di arancio amaro. Le colline circostanti riparano dal vento che arriva dallo stretto di Messina.
Si coltivano 3 varietà di bergamotto: femminiello, castagnaro e fantastico. Il femminiello è il più carico di frutti, piccoli, dalla scorza sottile e liscia, il castagnaro ha frutti più grossi e rugosi, il fantastico è simile al femminiello, ma con frutti meno sferici. L’albero, a seconda della varietà, può raggiungere un’altezza di 4 metri, con altrettanti di chioma. I fiori sono bianchi e profumatissimi, le foglie lucide come quelle dell’arancio e non cadono mai, nemmeno d’inverno. Le fioriture sono due: la prima avviene in primavera, da marzo ad aprile, la seconda, da maggio a giugno, si conclude all’inizio dell’estate.
Nessuno conosce le origini del bergamotto. Non è chiaro dove, quando, come sia arrivato sulla costa ionica. Agli inizi del XIII secolo, fu importato non si sa se da Cristoforo Colombo o dai Mori di Spagna e innestato su un albero di arancio amaro. Si ritiene che sia stato coltivato per la prima volta nella contrada di Santa Caterina a Reggio Calabria.
Nel XVIII secolo gli agrumi iniziarono a essere coltivati su larga scala, mentre nel XIX secolo si documenta la prima estrazione dell’olio essenziale di bergamotto. L’essenza di bergamotto è un olio essenziale che si ottiene dalla spremitura a freddo delle bucce dei frutti di questo agrume. L’essenza veniva fatta assorbire da spugne naturali poste in recipienti di coccio detti concoline. Il procedimento era detto ‘’a spugna’’ ed era eseguito a mano. È il 1844 l’anno della prima industrializzazione del processo di estrazione dell’essenza di bergamotto dalla buccia, grazie a una macchina inventata dal reggino Nicola Barillà, la cosiddetta macchina calabrese. Rispetto al procedimento manuale a spugna, il processo industriale era più veloce, la resa alta e l’essenza di ottima qualità.
Il frutto fresco non ha un buon sapore, ma grazie all’estrazione del suo olio essenziale si può consumare in forma di liquori, amari, bevande gassate, succhi, marmellate, caramelle e scorzette candite. Il bergamotto è sempre stato apprezzato, anche da un punto di vista commerciale, per il suo olio essenziale e per il profumo della scorza.
L’olio essenziale di bergamotto, estratto dalla sua buccia, è un liquido giallo dall’aroma veramente speciale. La presenza di linalolo, acetato di linalile e di alcune furocumarine lo imparenta strettamente con l’arancio amaro. Essendo un agrume è ricco di vitamina C, che aiuta il sistema immunitario e agisce da antiossidante e vitamina A, un ottimo alleato della vista. Contiene anche sali minerali come potassio, sodio, calcio e ferro. Per le sue proprietà benefiche, l’olio essenziale di bergamotto ha fatto la fortuna dell’industria cosmetica e farmaceutica, usato in tutto il mondo per la produzione dei migliori profumi e acqua di Colonia e nell’azione di prevenzione delle malattie cardiovascolari.
L’agrume di Calabria è diventato un’affermata eccellenza italiana simbolo di salute e bellezza in tutto il mondo, dando così vita a una tradizione che continua finora. Oggi all’olio essenziale di bergamotto è stata riconosciuta la denominazione di origine protetta DOP ‘‘Bergamotto di Reggio Calabria – Olio essenziale’’.